Nonostante una flessione complessiva del portafoglio vaccini, GSK chiude il Q1 2025 con aumento del 4% delle vendite, raggiungendo i 7,52 miliardi di sterline. Un risultato legato soprattutto all’ottima performance dei farmaci specialistici, le cui vendite sono aumentate del 17% attestandosi a 2,93 miliardi di sterline.
In evidenza, soprattutto, il portafoglio dei farmaci per l’HIV, il farmaco per l’asma Nucala (mepolizumab) e quello per il lupus Benlysta (belimumab). Molto bene anche la linea oncologica, che ha fatto registrare un aumento del 50% delle vendite, totalizzando 415 milioni di sterline. La pharma britannica ha confermato la previsione di crescita dei ricavi per l’intero anno nella forchetta 3-5%.
Nei primi tre mesi dell’anno sono state anche approvate nuove terapie, come il vaccino contro la meningite Penmenvy (Penbraya in Europa) e l’antibiotico first-in-class Blujepa (gepotidacina).
La CEO Emma Walmsley ha inoltre annunciato che GSK si sta preparando per alcune operazioni relative a prodotti chiave nei prossimi mesi. Tra questi il rilancio della terapia ematologica Blenrep ( belantamab mafodotin) e, nell’area respiratoria, i lanci di Nucala per la BPCO e di depemokimab, farmaco biologico per l’asma.